SHOGANAI E ALTRE MILLE COSE
Written and directed by Serena Beccari
UN POCO DE TODO
Bonjour Coucou! No, non sono ancora a Parigi ma mi piaceva l’idea di rimanere international visto il titolo della newsletter. Shoganai è un termine giapponese intraducibile in modo diretto, ma racchiude un concetto profondo: quando ci si trova davanti a qualcosa di inevitabile, l’unica via possibile è accettarlo per ciò che è.Davanti a certe situazioni, non resta che accettare ciò che è accaduto e andare avanti. Non è rassegnazione, ma una forma di consapevolezza lucida e coraggiosa: riconoscere che non tutto è nelle nostre mani. In Occidente facciamo molta fatica ad accogliere questa prospettiva. Cresciamo con l’idea che ogni cosa debba avere una spiegazione, una soluzione, un colpevole. Ci insegnano a pianificare, controllare, prevedere. Così, quando la vita ci sorprende con qualcosa che non avevamo messo in conto — un fallimento, un lutto, una perdita improvvisa — andiamo in crisi. Spesso restiamo bloccati nel bisogno di capire, di trovare un senso, di sistemare le cose. Ma a volte non c'è nulla da sistemare. Le cose semplicemente accadono. L’idea che non si possa fare altro che accettare una situazione ci sembra insopportabile, quasi una sconfitta. Ma in realtà è una chiave per vivere con più libertà. Ci permette di non restare intrappolati nella rabbia, nel rimpianto, nel vittimismo. È un invito a lasciar andare ciò che non possiamo controllare, per concentrarci su quello che possiamo fare ora, con quello che abbiamo. Accettare non vuol dire smettere di sentire dolore o far finta che non sia successo niente. Vuol dire accogliere la realtà per quella che è, anche quando non coincide con le nostre aspettative. È un passo necessario per non restare fermi, per non sprecare tempo prezioso a combattere contro ciò che ormai è già accaduto. Quando qualcosa ci ferisce profondamente, ci sembra ingiusto, ci destabilizza, dovremmo chiederci: posso fare qualcosa per cambiarlo? Se la risposta è sì, allora agiamo. Se la risposta è no, allora smettiamo di opporci e iniziamo a muoverci da lì, da quel punto. È l’unico modo per non restare prigionieri del passato. Non possiamo sapere cosa ci accadrà, ma possiamo scegliere come rispondere. Questo è il nostro vero potere. E quando iniziamo a vivere in questo modo, ci accorgiamo che la serenità non nasce dal controllo assoluto, ma dalla capacità di fluire, di adattarci, di rimetterci in cammino anche quando tutto sembra crollare. La vita non aspetta. Scorre. Anche noi possiamo farlo: scorrere con lei, leggeri, anche dentro le fatiche. Lasciare andare non significa dimenticare, ma smettere di trattenere ciò che ci fa male. E da lì, ricominciare. (Sisisisisi ovviamente traggo tutto dal mio unico maestro Gianluca Gotto e i suoi libri pazzeschi, ci tengo sempre a sottolinearlo! Questo concetto in particolare è all’interno di Profondo come il mare, leggero come il cielo)
VAGUE CULTURE
Avete visto l’ultima stagione di Black Mirror? (Se la risposta è no disiscriviti da questa newsletter) Io sono innamorata dei prodotti targati Charlie Brooker e quest’ultima season non è stata da meno. Penso a episodi come Eulogy e Hotel Reverie (che però non batterà mai San Junipero), dal tono più sentimentale e introspettivo, ma anche ai poteri dell’AI con Bete Noir o al costo degli abbonamenti e alla sanità inaccessibile in Common People: capolavori che ci scombussolano da dentro bussando alla nostra coscienza. Meritano la nostra visione e attenzione. Sono molto colpita perchè invece la stagione sei non mi aveva troppo fatto impazzire (specialmente l’ultimo episodio con Miley Cyrus) e avevo paura le mie aspettative venissero deluse. It didn’t happen! Cambiamo argomento: sotto consiglio di una mia bff vi invito ad andare a Palazzo Reale di Milano, che ospita la mostra "Io sono Leonor Fini". La mostra esplora l'universo visionario e ribelle di Fini, che ha saputo fondere elementi del surrealismo con riferimenti al classicismo italiano. Le sue opere mettono in discussione i ruoli di genere e le convenzioni sociali, presentando figure femminili enigmatiche e potenti, spesso ispirate a miti e simbolismi. La mostra offre un'immersione nel mondo onirico dell'artista, evidenziando la sua capacità di reinventare l'identità femminile e di sfidare le norme artistiche del suo tempo. Ecco un piccolo sneak peak:
FASHIONPEDIA
"Brainrot" (letteralmente “marciume cerebrale”) è un termine virale nato online, diventato parola dell’anno 2024 secondo l’Oxford English Dictionary. Indica uno stato mentale ossessivo causato da un eccessivo consumo di contenuti digitali, che porta a una sorta di saturazione o “frullato mentale” su un determinato argomento o estetica. Nella moda, "brainrot" si lega a micro-trend e ossessioni temporanee alimentate da TikTok, come l'estetica balletcore, coquette o Y2K. I brand, soprattutto quelli di fast fashion, cavalcano questi trend effimeri, creando prodotti iper-specifici per un consumo rapido e impulsivo. Allo stesso tempo, anche il pubblico creativo e indipendente li rielabora in chiave più concettuale, riflettendo sul rapporto tra identità, ossessione e desiderio di appartenenza. Se avete presente Ballerina Cappuccina o Trallalero Trallalà saprete di cosa sto parlando, contando che quest’ultima è stata ripresa anche dal team marketing di Loewe, finendo sui diversi canali social dei brand più impegnati nell’avvicinamento con la Gen Z e il mondo online.
SFIZIETTOPOLI
“Se ti identifichi in uno sfizietto allora hai il diritto di non pagare l’affitto e la bolletta del gas?”
una selezione di alcuni sfizietti per alimentare l’eyes pleasing
Mirrors By Lina, Lina è un’artista di San Diego che realizza a mano specchi unici, pensati non solo per riflettere ma per diffondere luce e creare atmosfere positive. Dopo aver lasciato il lavoro da ingegnera informatica per burnout, ha deciso di seguire la sua passione per l’arte. I suoi specchi uniscono design e creatività, trasmettendo gioia e fiducia a chi li guarda. Io sono super appassionata del suo lavoro e rimango ipnotizzata dal suo canale instagram (ndr vorrei tutti i suoi specchi)
Gli abiti primaverili ed estivi di Officine Silentio, in cotone stampato a mano e made in italy. Luca e Valentina hanno creato una collezione di abbigliamento, accessori e home decor con capi unici, creati con amore e attenzione ai dettagli. Il loro sito web e negozio sono balsamo per gli occhi e l’umore, must see it !
La Burriera in limited edition di Motel a Miio, 50 eurelli, certo il mio burro lidl sfigurerebbe ma guarda come lo infiocchetterei tutto qua dentro sisi Csaba della Zorza devi temermi…………..
COTTO E MANGIATO
Veloce e indolore, come le patatine surgelate cotte nella friggitrice ad aria. Prodotti che scopro e che mi sento di condividere o maledire. Ho deciso che il mio nuovo scopo di vita è ottenere una completa skincare firmata La roche posay e questo può avvenire solo se acquisto un prodotto al mese lol , detto questo, Effaclar Lozione astrigente, is it a magic tool or what? tonico dalle proprietà pazzesche, mi sta riducendo i pori, restituendo la voglia di vivere, facendomi sorridere non so se rendo l’idea del suo operato……..smash
BONIFICO + GELATINO
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+10 PUNTI PARADISO
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