Emanuela è un’ Accessories designer che lavora presso Hugo Boss in Canton Ticino e questa è la sesta “puntata” di Fashion is a rocket science: let’s get started!
Identificati in un capo o un accessorio: quale sarebbe e perchè?
Mi identifico con la Baguette di Fendi in una delle sue versioni colorate e contemporanee. La Baguette, con la sua forma compatta e il design avvolgente, rappresenta un concentrato di felicità e positività, grazie alla varietà di colori e materiali con cui è stata prodotta e venduta che evocano emozioni e personalità.
È una borsa che può accompagnare chiunque, ogni giorno, e sta bene con tutti. Un po’ come me ;)
Di cosa ti stai occupando in questo momento?
Sono Junior 3D Accessories Designer x HUGO BOSS, nello specifico progetto borsette, portafogli e cinture.
In che modo il tuo ruolo riflette la tua passione per la moda? Ci sono aspetti che senti particolarmente tuoi?
Il mio ruolo riflette la mia passione per la moda perché mi permette di esplorare continuamente nuovi orizzonti, mettendo alla prova le mie idee con un approccio innovativo. Mi piace sperimentare e portare il mio lavoro oltre i limiti tradizionali, e uno degli aspetti che sento più miei è l’uso della tecnologia, soprattutto delle simulazioni 3D. Grazie a queste tecnologie riesco a sviluppare e testare prototipi virtualmente, senza la necessità di creare fisicamente ogni variante: questo mi consente non solo di risparmiare materiali, ma anche di esplorare la mia creatività al 100%, dando forma anche a idee che, in alcuni casi, non sono nemmeno realizzabili. Mi piace sognare e spingermi verso progetti ambiziosi, ma so che alla fine devo rimettere i piedi per terra per concretizzare le idee in prodotti realmente utilizzabili. È questo equilibrio tra fantasia e praticità che mi dà soddisfazione e mi fa sentire completa come designer e progettista.
C'è un momento in cui hai pensato di mollare la moda?
Sinceramente no, perchè dovrei???
Qual è il consiglio che daresti a te stessa quando hai iniziato la tua carriera nel settore della moda?
Stai al passo con i tempi, sogna in grande, evolviti, credici, lavora sodo e non mollare, diventa il piu' bravo nel tuo campo e specializzati in qualcosa che in pochi fanno o sul quale le aziende puntano. Devi diventare indispensabile ;)
Se dovessi scegliere un capo che non può mancare nel tuo guardaroba, quale sarebbe?
Una giacca in pelle, un pezzo intramontabile e versatile che riesce a trasmettere carattere e stile in ogni occasione.
Se non avessi lavorato nella moda, in quale altro settore ti sarebbe piaciuto entrare?
Se non avessi lavorato nella moda, mi sarebbe piaciuto aprire un’agenzia di viaggi o diventare coach motivazionale! Da un lato, l’idea di un’agenzia di viaggi mi affascina perché, proprio come nel design, si tratta di creare esperienze uniche e su misura per le persone. Amo scoprire nuove culture e colori, un po' come esploro nuovi stili e idee per i miei accessori. Dall’altro lato, la figura del coach motivazionale mi attira per l’aspetto umano e di supporto: credo che la moda, come la motivazione, sia una forma di espressione e crescita personale.
Se potessi tornare indietro e cambiare qualcosa del tuo percorso di studi, cosa faresti diversamente?
Se potessi tornare indietro, non cambierei nulla del mio percorso di studi al Politecnico di Milano. Ho frequentato sia la triennale che la magistrale, e devo dire che è stata un’esperienza completa e formativa, che mi ha dato tutto quello che cercavo e anche di più. È stato un percorso impegnativo, ma proprio la sua intensità mi ha preparato alla vita lavorativa, aiutandomi a sviluppare tenacia, metodo e creatività. Le nottate al Politecnico non le rimpiango, anzi: sono parte di ciò che mi ha reso la designer che sono oggi. Adesso, grazie a quell’impegno, posso vivere il mio lavoro con più equilibrio e tempo libero, ma con la consapevolezza che tutto è nato proprio da quelle ore di studio e sperimentazione.
Conosci ex-studenti di università pubbliche di moda? Come si confrontano le loro esperienze in termini di costi e qualità rispetto alla tua?
Io ho frequentato un'università pubblica e sicuramente il vantaggio sui costi è davvero rilevante soprattutto se non hai una famiglia che ti puo' aiutare.. ritengo che la mia preparazione sia stata molto valida pero' allo stesso tempo ho fatto un po’ di tutto quindi se ti vuoi specializzare e fare un focus più preciso su un certo campo della moda forse l'università o un corso privato sono migliori in tal senso.
Quali definiresti gli aspetti meno glamour del lavoro in questo settore?
Gli aspetti meno glamour del lavoro nella moda sono spesso quelli legati alla gestione dei dettagli tecnici, alla precisione e ai tempi serrati. Ad esempio, ci sono le numerose ore passate a perfezionare i prototipi, i test per garantire la qualità dei materiali, e il continuo confronto con le scadenze, che può essere stressante. Inoltre, il settore richiede spesso di essere sempre aggiornati, quindi si finisce a lavorare su revisioni e aggiornamenti anche fuori orario per rimanere competitivi.
Se potessi collaborare con qualsiasi persona nel mondo della moda, chi sceglieresti e perché?
Rihanna! La sua influenza nella moda è innegabile: riesce a rompere gli schemi con uno stile audace e unico, portando sempre freschezza e innovazione. È una vera pioniera, che ha saputo unire il mondo della musica e della moda in un modo che pochi altri riescono a fare.
Quali consigli daresti a chi sta studiando moda e vuole intraprendere una carriera in questo settore?
La stessa cosa che direi a me stessa del passato: stai al passo con i tempi, sogna in grande, evolviti, credici, lavora sodo e non mollare, diventa il piu' bravo nel tuo campo e specializzati in qualcosa che in pochi fanno o sul quale le aziende puntano. Devi diventare indispensabile ;)
Segui qualche blog, influencer o sito web che consideri una fonte di ispirazione continua?
@vogue
@whowhatwear: Un mix di ispirazione stilistica e consigli su come indossare le ultime tendenze, con focus su outfit pratici e accessibili.
@fashionbombdaily: Questa pagina celebra la moda in tutte le sue forme, condividendo look audaci e ispirazione da vari stilisti e celebrità.
Trovi che in questo settore la differenza di genere sia un dato di fatto? Se si in che modo?
Non credo che la differenza di genere sia un dato di fatto nel settore della moda o, almeno, non piu' come prima. Al contrario, vedo un futuro sempre piu' positivo, vedo la moda come un campo in cui le donne hanno una presenza molto forte e influente. Molte delle icone della moda, designer e imprenditrici che ammiro sono donne, e stanno portando innovazione e cambiamento.
Quanto è impattante questo settore a livello psicofisico?
Il campo della moda richiede costante impegno e creatività, e non smetti mai di lavorare davvero. Anche quando sei in giro nel tempo libero o in viaggio, spesso la mente è occupata a riflettere sui progetti, a cogliere ispirazioni da ciò che ti circonda e a pensare a come tradurre le idee in realtà.
Tuttavia, se ami quello che fai, questo può trasformarsi in un'esperienza gratificante piuttosto che pesante. La passione per il design e la moda rende il lavoro meno faticoso e più stimolante. È come se non stessi mai davvero lavorando, perché ogni esperienza, ogni viaggio e ogni incontro diventano opportunità per nutrire la tua creatività e il tuo spirito. Detto ciò, è importante trovare un equilibrio. La dedizione e l'entusiasmo sono fondamentali, ma è altrettanto essenziale prendersi del tempo per se stessi e ricaricare le batterie.
“Fashion is a rocket science” è una newsletter mensile per dare voce a chi lavora nel mondo della moda, soprattutto nel settore creativo. Perchè crearla? Perchè si sa ancora ben poco del reale dietro le quinte a livello lavorativo e se fossi ancora una studentessa, avrei avuto molto da imparare dalle esperienze altrui. In Italia manca ancora una community che possa parlare di moda a chi sta cercando di inserirsi in questo settore o vorrebbe saperne di più: spero che questo contributo possa diventare prezioso. Vuoi partecipare o conosci qualcuno interessato a farlo? Feel free di contattare la pagina tramite direct o bizarre.vague@gmail.com :)
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Ho deciso di mantenere tutte le pubblicazioni gratuite al fine di poter rendere accessibile a tutti l’intento di Vague Bizarre, unendo vita concreta, moda e tarocchi a chi sente di appartenere in ciò che scrivo e illustro. Se vuoi comunque sostenere il mio lavoro perchè ne riconosci del potenziale, puoi abbonarti a pagamento (in quel caso ricevi infiniti punti paradiso + la grazia assoluta) o offrimi un caffè virtuale qui.
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